Forse è stupido aprire un blog di questi tempi. Sarà che lo spazio sui classici social media sta finendo, o che mi sento sempre di più costretta ad essere presente là ed a rispettare quel piccolo spazio che mi è concesso. Ma io ho bisogno di scrivere, ho bisogno di uno spazietto tutto mio.
Ho sempre utilizzato blogger, fin dal 2012. Mi manca scrivere ed esprimermi. Mi manca parlare con persone come me. Mi sono stancata di quella finta interazione. Ho bisogno di qualcosa di vero e qualcosa di genuino, non fatto per likes e views. Qualcosa che mi dia l'opportunità di raccontare me stessa, per me stessa e per chiunque abbia bisogno di rileggersi nelle parole di qualcun altro.
Avevo un sacco di amicizie su un vecchio blog che avevo qua su blogger. Sono appena venuta a sapere che quel blog non esiste più per qualche strana guideline che è stata modificata. Mi dispiace un sacco perché c'erano un sacco di ricordi preziosi su quel blog. Spero di riuscire a recuperarlo.
Vorrei presentarmi ma mi torna sempre difficile farlo. Quindi invece di raccontare la mia vita nei dettagli, proverò a descrivere le varie sensazioni che mi hanno portato ad essere quello che sono adesso.
Vivendo un paesino in toscana, mi sono sempre sentita fuori luogo, come se stessi sempre cercando qualcosa di irraggiungibile. La mente proiettata in un qualche futuro o destino che venisse a salvarmi e mostrarmi la strada. Sono diventata tutto quello che di strano potesse esserci, non avevo nessuna intenzione di venire accettata da quella gente, quindi tanto vale farne una specie di missione. Attirare ogni sguardo mentre cammini per il centro, essere riconosciuta nel paese e dintorni come quella strana con i capelli di mille colori, con i vestiti strani, le scarpe strane e i suoi strani modi di fare e pensare. Artistica, ma che non ha mai studiato l'arte. Pensierosa, ma che non ha mai capito la filosofia a scuola. E adesso sono qua. in un altro paese, dove non parlo la mia lingua e dove la cultura non mi appartiene.
Cerco me stessa nel vuoto che ho dentro, raccolgo pezzi qua e là, ricompongo un puzzle ad occhi chiusi.
Ho quasi 21 anni e mi sento vecchia e (s)finita. Il tempo sfugge via ed io sto solo a guardare.
Ogni tanto mi sembra di aver fatto un sacco di cose, ogni tanto mi sembra di essere ferma al punto di partenza.
La mia paura più grande è non riuscire a capire che cosa fossi destinata a fare e ritrovarmi ad avere un lavoro qualunque, essere una persona qualunque, in un posto qualunque.
Di questa paura non mi libero mai, è con me in ogni occasione, qualsiasi cosa debba fare e decisione debba prendere.
Ho bisogno di qualcuno che mi legga e capisca al posto mio.
Seguitemi se vi va.
Spero che tu possa recuperare il vecchio blog!Olga
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